Biker Boyz

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TRAMA:
Versione su due ruote del più recente predecessore The fast and the furios e del suo sequel. La domanda "era necessario girarlo" si aggiunge alla quantità di quei quesiti senza risposta che dalla notte dei tempi accompagnano l'umana esistenza; a parte questa riflessione filosofica diciamo che usando un eufemismo, trattasi di un film che nessun genitore vorrebbe che suo figlio vedesse specialmente se amante delle due ruote. Tentare di emulare solo lontanamente le evoluzioni che fanno i protagonisti porterebbe ad una percentuale di mortalità seconda solo a quella registrata tra marines paracadutati nel Laos in occasione della guerra del Vietnam.
Veniamo ora alla trama che risulta meno scontata del previsto, tranne che per la storia d'amore tra il protagonista Kid (Derek Luke / Antwone fisher) e la sorella di uno dei cattivi. Kid e suo padre (Eric Lasale / E.R.) sono al seguito della banda dei "cavalieri neri" (premio dell'anno per l'originalità del nome) capeggiata da Smoke (Lawrence Fishbourne che evidentemente ha girato la prima scena con ancora addosso il costume indossato nell'ultima di Matrix) una sorta di guru delle due ruote che non perde una gara clandestina da anni tanto da fregiarsi dell'appellativo di "Re della California". In occasione di una corsa, vinta da quest'ultimo, il padre di Kid viene ucciso investito dalla moto dell'avversario (stessa sorte anche per questo) di Smoke che non reggendo l'aggiunta di potenza (come se quella data dalla casa non bastasse) data dall'iniezione del "nos" sbanda per poi decollare e finire la sua corsa contro l'ex medico in prima linea ora nel ruolo di "meccanico in prima linea". A seguito di questa incresciosa vicenda Kid, un pò per emulare Smoke che considerato una sorta di super eroe (evidenti qui i disturbi mentali di cui soffrono più o meno tutti i personaggi della storia), un pò per conquistare la versione afro americana di Jessica Rabbit, fonda una banda: i Biker BoyZ, appunto, che dopo aver infranto più volte tutti i codici della strada attualmente in vigore su questo pianeta, lo porteranno a sfidare, per il titolo di Re della California l'uomo che nel frattempo ha scoperto essere suo padre. Finale quasi scontato (fortunatamente nessuno si fa male) e riappacificazione tra i due dopo una gara vinta da Kid con la complicità di Smoke che si riscopre padre magnanimo. Del tutto fuori luogo il preambolo della resa dei conti che si svolge in una atmosfera tristemente bucolica rievocante uno spot del mulino bianco e ricorda la sfida finale del L'uomo del giorno dopo. Pregevole invece dal punto di vista tecnico la scena di una gara su un ponte tra Smoke ed il capo di una banda avversaria, che riesce a trasmettere perfettamente la sensazione di velocità e pericolo che si proverebbe a più di 250 km orari in sella ad uno di questi bolidi.
Per concludere al contrario dei due Fast and Furios le scene di corsa sono più verosimili e non vi è un ricorso esagerato agli effetti speciali, le acrobazie sono reali (ad esempio non ci sono macchine che decollano e atterrano su yacth stile 2 Fast 2 Furios), la trama è solo in parte scontata e la realizzazione non è proprio da buttare via anche se in alcuni passi ricorda molto un video clip piuttosto patinato, inverosimile infine la perfetta forma fisica della quasi totalità del casting.


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